11 giugno 2007

Lettere dalla terra 1 - M.Twain


Lettere dalla terra
romanzo di
MARK TWAIN

Un esilarante Mark Twain ci trascina dinanzi allo specchio dei nostri più radicati pregiudizi.

NOTA INTRODUTTIVA
L'arcangelo Satana ne ha combinata un'altra delle sue e il Creatore lo punisce con un giorno d'esilio, il Giorno Celeste, che egli decide di scontare sulla Terra appena creata. L'esperienza è così stupefacente che Satana deve dar fondo alle sue pur notevoli risorse intellettuali per suonare credibile ai suoi amici arcangeli, nelle esilaranti Lettere dalla Terra

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Il Creatore sedeva sul trono, pensando. Dietro di lui s'apriva, in una gloria di luce e colore, l'illimitato Continente dei Cieli; dinanzi a lui saliva, nera, la notte dello Spazio, come un muro.
La Sua figura possente, maestosa e aspra come la montagna, torreggiava nello zenith irradiato dalle lingue di fuoco che la Sua testa divina originava, come un sole lontano.
Ai suoi piedi sostavano tre figure colossali, diminuite all'estinzione, quasi, nel confronto - arcangeli - le teste al livello della Sua caviglia.Quando il Creatore ebbe finito di pensare, disse: "ho pensato. Guardate!" Levò la Sua mano e da essa, in una pioggia di fuoco, un milione di soli stupendi esplosero a squarciare le tenebre per poi salire, sempre più lontano, diminuendo in magnitudine e intensità, a penetrare le inviolate frontiere dello Spazio e apparire, infine, null'altro che diamanti sfavillanti sotto la volta immensa dell'universo.Al trascorrere di un'ora il Gran Consiglio fu congedato. Gli arcangeli lasciarono la Presenza impressionati e pensierosi, e si ritirarono in un posto appartato per parlare in libertà. Nessuno dei tre sembrava ansioso d'incominciare, sebbene non aspettassero altro che qualcuno si decidesse a farlo. Ciascuno bruciava dal desiderio di discutere il Grande Evento, ma preferiva non esporsi prima d'aver sentito che ne pensassero gli altri. La conversazione si trascinò vaga e tediosa su questioni di nessuna importanza, finchè l'arcangelo Satana non raccolse il suo coraggio - di cui aveva scorta abbondante - e rompendo gli indugi disse: "Sappiamo che cosa siamo venuti a discutere, miei signori, possiamo dunque mettere da parte le divagazioni e incominciare. Se questa è l'opinione del Consiglio". Lo è, lo è !" interruppero grati Gabriele e Michele. "Molto bene, allora, procediamo. Siamo stati testimoni di una cosa meravigliosa; su questo non ci piove. Quanto al suo valore - se ne ha - non è questione che ci riguardi personalmente. Possiamo pensarne tutto quello che vogliamo, e questo è il nostro limite. Non abbiamo diritto di voto. Io penso che lo Spazio andava bene così com'era, e utile, anche. Freddo e buio - un posto riposante, di quando in quando, dopo una stagione nel clima ultratemperato e negli affaticanti splendori dei cieli. Ma questi sono dettagli di poca importanza; la nuova caratteristica, l'immensa caratteristica, è... cosa, Signori? L'invenzione e l'introduzione della Legge automatica, incontrollata, autoregolante per il governo di quelle miradi turbinanti di soli e di mondi! "Proprio così!" disse Satana. "Si vede subito che è un'idea fantastica. Niente di paragonabile era mai scaturito prima dall'intelletto del Maestro. Legge - Legge Automatica - esatta e invariabile - che non richiede supervisione, nè correzioni nè aggiustamenti mentre le eternità perdurano! Egli ha detto che quegli innumerevoli, immensi corpi celesti percorreranno le lande dello Spazio per epoche e epoche, a velocità inimmaginabili, intorno a orbite fantastiche e senza mai collidere, e senza mai allungare o accorciare i loro periodi orbitali nemmeno della centesima parte di un secondo in duemila anni! Questo è il nuovo miracolo. E il più grande di tutti. Legge Automatica! E ha dato a essa un nome - LEGGE DELLA NATURA - e ha detto che la Legge della Natura è la LEGGE DI DIO - nomi intercambiabili per una, medesima cosa". "Sì", disse Michele, "e ha detto che avrebbe imposto la Legge della Natura - la Legge di Dio - su tutti i Suoi domini, e la sua autorità sarebbe stata suprema e inviolabile".
"E poi" disse Gabriele "ha detto che avrebbe presto creato gli animali e avrebbe sottoposto anch'essi all'autorità di quella Legge". "Sì", disse Satana, "l'ho sentito, ma non ho capito. Che cos'è gli animali, Gabriele?"
"Mah, e come faccio a saperlo? Come facciamo a saperlo? È una parola nuova.
[Intervallo di tre secoli, tempo celeste - equivalenti a cento milioni di anni, tempo terrestre - Entra un Angelo Messaggero]

Segue ....

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