16 giugno 2007

Lettere dalla Terra - 2°




romanzo di
Mark Twain

"Miei signori, sta facendo gli animali. Gradireste venire a vedere?"
Andarono, videro, e ne furono perplessi. Profondamente perplessi e il Creatore notò la loro perplessità, e disse: "Chiedete. Risponderò".
"Divino" disse Satana, accompagnando la domanda con una riverenza, "a che servono?"
"Sono un esperimento di Morale e Condotta. Osservali, e impara".
Ce n'erano a migliaia. Tutti in piena attività. Impegnati, tutti impegnati principalmente a perseguitarsi l'un l'altro. Commentò Satana, dopo averne esaminato uno con un potente microscopio:
"quella grossa bestia uccide gli animali più deboli, Divino".
"La tigre, sì. La Legge della sua natura è la ferocia. La Legge della sua Natura è la Legge di Dio. Essa non può disubbidirla".
"Nell'ubbidire la Legge, dunque, Divino, essa non commette peccato?"
"No, essa è senza colpa".
"Quest'altra creatura, quaggiù, è timida, Divino, e patisce la morte senza resistere"
"Il coniglio, sì. Esso è senza coraggio. È la legge della sua natura la Legge di Dio. Deve obbedirla".
"Dunque a esso non è dato di contrastare onorevolmente la sua natura e resistere, Divino?"
"No. A nessuna creatura è dato di contrastare onorevolmente la legge della sua natura - la Legge di Dio".
Dopo molto tempo e molte domande, Satana disse: "Il ragno uccide la mosca e se la mangia; l'uccello uccide il ragno e se lo mangia, il gatto selvatico uccide l'oca; il... beh, tutti si uccidono l'un l'altro. È assassinio su tutta la linea. Una moltitudine infinita di creature che uccidono, uccidono, uccidono. Una moltitudine di assassini. E non sono da condannare, Divino?"
"Non sono da condannare. È la Legge della loro natura. E sempre, la Legge della natura, è la Legge di Dio. Attento, adesso guarda! Una nuova creatura - Il capolavoro - l'Uomo!"
Uomini, donne, bambini apparvero sciamando in greggi, mandrie, milioni.
"Che ne farai, Divino?"
"Immetterò in ciascuno, con gradazioni e intensità diverse, tutte le Qualità Morali, in massa, che sono state distribuite, una singola distintiva caratteristica per volta, nel mondo animale non parlante: coraggio, codardia, ferocia, gentilezza, onestà, giustizia, furbizia, slealtà, magnanimità, crudeltà, cattiveria, malignità, concupiscenza, pietà, compassione, purezza, egoismo, dolcezza, onore, amore, odio, bassezza, nobiltà, lealtà, falsità, sincerità, mendacia. "Ogni essere umano avrà in se tutte queste Qualità Morali, e esse costituiranno la sua natura. In alcuni, vi saranno alte e nobili caratteristiche che sommergeranno quelle cattive, e questi saranno chiamati Buoni; in altri le caratteristiche negative avranno il predominio, e quelli saranno chiamati Cattivi.
"Attento... guarda... svaniscono!"
"Dove sono andati, Divino?"
"Sulla terra, con i loro compagni animali".
"Un piccolo globo che feci uno, due tempi e mezzo fa. Lo vedesti ma non lo notasti nell'esplosione di mondi e di soli che si sprigionarono dalla mia mano. L'uomo è un esperimento, gli altri animali sono un altro esperimento. Il tempo dirà se ne sarà valsa la pena. La dimostrazione è finita. Potete prendere congedo, miei Signori".


segue........

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